xxx
The one and only Girl in Blues
Con lei il blues arriva dal cuore
Non pensate al blues solo come a un grido di dolore: il blues è energia, anima, dolcezza, ironia, asprezza, e se ne volete un ottimo esempio ve lo dimostra nei suoi dischi e soprattutto nei suoi concerti Francesca De Fazi, la più agguerrita blues girl romana e una delle migliori fra tutte quelle italiane.
Ha una splendida voce che è al tempo stesso intensa, roca, gioiosa, tenera e incazzata, suona chitarra acustica e elettrica, slide guitar e dobro alla grande (dipenderà dal fatto che compie gli anni lo stesso giorno di Stevie Ray Vaughan, il 3 ottobre?), è cresciuta amando Janis Joplin (e nei concerti le rende un appassionato tributo) e la sua band è formata da tre eccellenti musicisti, ovvero Luciano Gargiulo alle tastiere, Marco Bonini al basso e Antonio Santirocco alla batteria. Non ve la perdete, e attenti: alla prima occasione non mancate una delle sue bellissime e toste performance acustiche in duo con Luciano, fatte di voce, chitarra, tastiere e tanto tanto feeling, oltre che di un repertorio in cui accanto a molti classici ci sono anche alcuni brani firmati da lei, quasi tutti in inglese come il bellissimo Ache in My Heart.
Chi è Francesca? Ha cominciato a suonare la chitarra a 9 anni, è cresciuta con il blues di Steve Ray Vaughan e Albert Collins, con la musica dei Beatles, dei Genesis, di Janis Joplin, di B.B. King, di Peter Gabriel, dei Police, degli U2 e chi più ne ha più ne metta, ha fatto la dovuta gavetta in Inghilterra e negli Stati Uniti cantando e suonando chitarra elettrica e slide guitar nei club londinesi e californiani, si è innamorata del rhythm & blues, ha partecipati a diversi festival, da Pistoia Blues in poi, in club come il Big Mama, il Geronimo o il Jail Break è di casa, e molti la considerano l'unica e la miglior vocalist di blues della capitale. E ancora: è giovane, carina, oltre alla voce e alla bravura di chitarrista ha tanta energia, e si definisce così: «sono un'artista, un'ideista, un'utopista materialista, un'idealista in fuoripista».
Francesca in azione sul palco. Mica male, vero? Grazie a Mimmo Urzia per la sua foto, che mi sono divertito a rielaborare
La prima cosa che viene in mente sentendola cantare, oltre al gusto di vedere finalmente qualcuno che canta dal di dentro, mettendoci il cuore e l'anima, è una domanda: perché mai una vocalist con le sue capacità, apprezzata da migliaia di frequentatori di locali e club, ancora non è riuscita a prendere la strada giusta verso il successo vero, quello da centinaia di migliaia di copie di dischi venduti? La risposta è semplice: da noi vanno avanti i grossi nomi o quelle one night star che dopo il primo hit spariscono perchè meritano di sparire, va avanti un mare di gente che non ha molto da dire però accetta senza condizioni qualsiasi compromesso. Così capita di pensare che sarebbe bello se in una città come Roma, piena di ottimi musicisti, nascesse una superband, magari con la sua voce, che avrebbe poco da invidiare a tanti gruppi stranieri.
Insomma scopritela anche voi, ne vale davvero la pena. E state attenti, perché non è affatto difficile innamorarsi del suo modo di cantare: se vi ci abituate la maggior parte delle altre voci vi sembrerà subito molto meno intrigante.
Intanto è appena uscito il suo nuovo album registrato dal vivo al Big Mama, locale noto come "The Home of Blues in Rome". S'intitola "Blues Dues", è pieno d'energia, ci sono finalmente anche alcuni brani scritti da lei e ascoltarlo è un piacere. Dove trovarlo? Cliccate sul suo sito (il link è più in basso, subito dopo l'immagine) per sapere tutto. Intanto qui sotto potete vederne la copertina.
Se vi interessa conoscere meglio Francesca, se volete sapere dove potete trovarla in concerto, se cercate i suoi dischi e se vi va di sentire un po' della sua musica in formato Mp3, andate subito a curiosare sul suo sito, che si apre con un'emblematica frase di John Lennon, "La vita è qualcosa che ti succede mentre stai facendo altri progetti...". Per farlo cliccate qui: www.francescadefazi.com.