Che ne dite, si divertono di più i pinguini che passeggiano beati, qui sopra, in un'amena spiaggetta di una baia dell'Antartide con optional di iceberg, oppure gli sfigati che nei mille angoli di Bora Bora, l'isola raffigurata più in basso, devono faticare come bestie per tagliare le noci di cocco e dissetarsi fra un pisolino e l'altro? Sono problemi angosciosi, certo, però possiamo aiutarvi.
Se vi piacciono i pinguini potete trovare a New York una splendida azienda che vende ogni pinguineria possibile, dalle t-shirt ai becchi finti, dai pupazzi agli asciugamani, dai poster ai calzini con le loro immagini, cappelli, piedi palmati, becchi, piatti, tazze, cerotti con pinguini stampati sopra e così via: si chiama Next stop... South Pole e fino a poco tempo fa stava a South Street Seaport, al famoso Pier 17. Dopo 13 anni e nonostante il successo e le notevoli vendite ha dovuto chiudere, pero' continua la sua attivita' per corrispondenza e progetta l'apertura di nuovi negozi. Come rintracciare il Penguin Shop? A New York, o meglio a Brooklin, 220 Water street, telefono 718-8555432 oppure 410-6590860, prefisso 001 se si chiama dall'Italia. Hanno anche un sito delizioso, tutto da esplorare, danno la possibilita' di farsi inviare un catalogo e propongono moltissimi links sul tema pinguini in tutte le salse. L'indirizzo: http://www.penguin-place.com
Se invece vi piace Bora Bora potete esplorarla su un sito che offre bellissime immagini e ogni tipo di informazione.
Per andarci cliccate sul suo indirizzo: http://www.tahiti-explorer.com/borabora.html
Keahe, Gisela e Chantal, tre ragazze di Bora Bora. Potrebbero darvi il benvenuto con una collana di fiori...
Se, infine, volete la foto di Bora Bora che è in questa pagina la trovate sia a media che a alta risoluzione, insieme a mille altre di ogni angolo della Polinesia e della Terra, sul sito della Nasa intitolato Earth From Space.
Per andarci cliccate sull'indirizzo: http://earthobservatory.nasa.gov/
Girare la Florida? E' un gran divertimento
Quello che vedete qui sopra è un dollaro di Topolino, moneta corrente all'interno di DisneyWorld, a Orlando, in Florida. Se vi capita di andarci (esperienza da non perdere, perché è un viaggio molto più divertente e piacevole per gli adulti che per i bambini) per comprare hamburger e cocacola visitando i parchi dovrete cambiare i vostri soldi con questi fruscianti verdoni il cui grosso business è soprattutto uno: pochi resistono alla tentazione di portarsi i Disney Dollars a casa, per ricordo, lasciando così i loro dollari veri in cambio delle banconote stampate dalla Disney.
Se ci andate non scegliete un motel distante bensì prendete uno dei bellissimi alberghi che sorgono all'interno di DisneyWorld. Fra i tanti vi consigliamo l'apparentemente antico ma modernissino Grand Floridian (ricordate l'albergo di A qualcuno piace caldo?) o anche il Polinesian Village. Per le prenotazioni potete telefonare al numero 407-9347639. Prefisso dall'Italia: 001
Ma chi va in Florida non può perdersi, a parte DisneyWorld e Miami, né una gita alle Everglades (si va nelle paludi, fra gli alligatori, su zattere mosse da eliche tipo aereo, e si mangia alligatore arrosto, che è prelibato), né soprattutto un paio di giorni dedicati alle Keys. Con meno di 300 chilometri, e guidando con l'Atlantico da un lato e il Golfo del Messico dall'altro lungo un'autostrada che attraversa e collega migliaia di isolette, ponte dopo ponte (ce n'è uno lungo sette miglia, il famoso Seven Miles Bridge) si arriva a Key West, il punto più a sud degli Stati Uniti, 80 miglia da Cuba.
Key West è un'isola deliziosa, piena di alberghi e di ristoranti molto spesso gestiti da gay allegri e divertenti. Da non perdere le frittelle di conch, polpettine fatte di pastella e della carne di quei grossi molluschi che da vivi abitano in grandi conchiglie rosa. Le vendono dappertutto. Qui sotto una foto di Key West (è l'ultima isoletta in basso a sinistra) scattata dallo Shuttle. Si scarica dal sito della Nasa dove si trovano migliaia di splendide foto: per l'indirizzo vedi la pagina dei links.
Magari preferite la giungla del Bengala...
D'accordo, è stupenda e ha il suo fascino. In caso di incontri che potreste giudicare pericolosi non vi preoccupate e fate come Gloria: comportatevi come se la signora qui sopra fosse un gatto dei Fori Imperiali, e tenete pronta una scatoletta di Kit Kat. Molti se la cavano proprio così...
Se avete tempo e volete una grande foto della tigre, potete visualizzarla e eventualmente scaricarla cliccando qui: immagine della tigre .
(grazie a National Geographic per la foto)
Oppure pensate a un viaggio un po' più lungo?
Questo è Marte, non nelle istantanee del Pathfinder ma in un'immagine composta dalle migliaia di fotografie scattate da un telescopio orbitante e dalle sonde che hanno girato intorno al pianeta. Può sembrare quasi fantascienza ma è un'immagine bellissima, specie nella versione ad alta risoluzione. L'originale è troppo grande per metterlo direttamente in questa pagina, però se qualcuno lo vuole (è un file jpeg di 240 K) può visualizzarlo e eventualmente scaricarlo cliccando qui:
immagine di MarteSe per voi Marte è troppo lontano vi resta sempre lo Shuttle, che offre splendidi panorami. Uno dei tanti è quello che vedete proprio qui sotto
Altre immagini per sognare? Eccole
Una bella fotografia di un piccolo tratto della Grande Barriera Corallina australiana, qualcosa come tremila chilometri di reef, isolette e così via, con optional di feroci squali bianchi. Per favore, notate l'aeroplanino in alto a destra che ci sta volando sopra e immaginate di essere alla cloche...
Qui siamo sul bordo del Grand Canyon del Colorado, dove lo spettacolo non è niente male. Il divertimento, oltre a guardare ed esplorare il canyon che in certi punti è profondo due chilometri, sta nel volarci dentro su un elicottero. Una compagnia, la All Star, vi ci porta per mezz'ora con sessanta dollari a persona. La trovate all'aeroporto.
Il massimo però è riuscire a prenotare una stanza al Tovar Hotel, che si affaccia proprio sul ciglio del canyon e ha alcune camere le cui finestre danno proprio sulla voragine. Svegliarcisi all'alba è un'esperienza formidabile, ma sono prenotate con mesi e mesi di anticipo. Se però siete in grado di programmare un viaggio in tempi molto lunghi, allora provate a chiedete al Tovar le prime date che hanno libere. Telefono: 602-6382401, prefisso dall'Italia 001.
Se amate il silenzio e i vasti orizzonti c'è poi il deserto, da quello crudo e desolato che vedete qui sopra allo spettacolare deserto in basso, che è diventato celebre nella storia del cinema per essere stato il set delle riprese del gran finale di "Lawrence d'Arabia". E' Wadi Rum, nella zona sud-est della Giordania.
Una curiosità. La foto che vedete è stata scattata il giorno di Capodanno del 1994: quel pomeriggio le bizzarrie della meteorologia fecero sì che a Wadi Rum si verificasse un evento che non capitava da oltre mezzo secolo: fra la sorpresa di alcuni attoniti beduini, verso le cinque del pomeriggio cominciò a nevicare. Il sole tramontò e due ore dopo, al buio, c'erano venti centimetri di neve. Mancavano solo gli skilift...
Per concludere, torniamo in paradiso...
Che ne dite di uno spensierato mese di vacanza in uno di quei bungalow su palafitte che vedete sulla destra, con un alacre indigeno che saluta la piroga in arrivo? Sono in Polinesia, a due passi da Tahiti, e l'unico ostacolo è che costano cari: almeno 500 dollari al giorno, ovviamente tasse escluse. Ma non varrebbe la pena di mettere un po' di soldi da parte e andarci per davvero?
Meditate, mentre vi godete il gabbianone che chiude questa rassegna volando pigro su un lembo di spiaggia candida e incontaminata che esce dall'acqua solo con la bassa marea.
La foto è stata scattata a Staniel Cay, una splendida isoletta di Great Exuma, alle Bahamas, dove vi aspetta la vera pace: nulla da fare, solo svegliarsi al mattino per decidere dove passare la giornata, prendere il sole, andare per mare e pescare oppure frugare nei reef e negli straordinarii fondali che troverete a ogni angolo, cenare nel ristorante dello Yacht Club (tranquillo e accogliente finché non bevete troppo, poi simpatico e pieno di cori e di musica), giocare nel pomeriggio con gli inoffensivi squali nutrice che vengono a fare il bagno nel porticciolo, dormire e riposarsi in alcuni bungalow su palafitte simili a quelli polinesiani ma assai meno cari: in due persone si paga complessivamente intorno ai 180 dollari al giorno, oppure c'è un pacchetto da 200 dollari al giorno, sempre per coppia, che comprende il bungalow, i pasti e un Boston Whaler con un fuoribordo da 15 hp e carburante incluso. Un sogno, no?
Come arrivarci? Beh, prima di tutto volando negli Stati Uniti, a Miami o dintorni. Per prenotazioni e informazioni telefonate in Florida al 954-4678920 (prefisso dall'Italia 001) oppure direttamente a Staniel Cay: 242-3552024, fax 242-3552044, prefisso sempre 001. Per raggiungere l'isola si prende un aeroplanino da 5 posti, un Piper, dalla costa della Florida (Fort Lauderdale e dintorni) oppure da Nassau, e il prezzo del viaggio (una sola tratta, per andata e ritorno bisogna raddoppiare) è sui 300 dollari da dividere fra i passeggeri: 150 dollari a testa per due persone, 75 a testa per quattro e così via. E quelle che vedete qui sotto sono le aragoste che si trovano lì, in appena due metri d'acqua. Buon divertimento e buon appetito...
Se volete saperne di più e controllare se i prezzi sono sempre gli stessi cliccate qui: www.stanielcay.com